Come coltivare le Kalanchoe

coltivare kalanchoe

Le Kalanchoe sono piante succulente (o impropriamente definite piante grasse) della famiglia delle Crossulacee. Vengono definite succulente, perché dotate di parenchimi acquiferi, dei particolari tessuti tramite i quali possono immagazzinare grandi quantità di acqua.

Questa loro caratteristica le rende molto resistenti ai climi caldi ed aridi, per cui queste piante si adattano bene a tutte le zone a clima tropicale e sub-tropicale.

Queste piante sono originarie di paesi a clima torrido come l’Arabia Saudita, lo Yemen, tutta l’America Latina, l’Africa centro-meridionale, l’Australia, il sud-Est Asiatico e per lo più la grande isola africana, il Madagascar.

Come si coltiva?

Veniamo ora come coltivare le Kalanchoe. Sono piantine molto semplici da coltivare e hanno bisogno di pochissime cure, dato che sopportano molto bene la siccità e le carenze nutrizionali (concimazioni).

#1 Irrigazione

Come la maggior parte delle piante succulente le Kalanchoe sopportano molto bene la siccità e hanno dunque bisogno di poca acqua in estate e di pochissime annaffiature nel periodo freddo.

In estate si consiglia di annaffiare un poco il terreno quando questo è completamente asciutto. In genere d’estate va bene un irrigazione ogni 2 giorni, d’inverno un’irrigazione ogni 1-2 settimane. Non innaffiare durante le ore calde della stagione estiva, ne durante le ore serali della stagione invernale che preannunciano gelate

#2 Temperature ed esposizione al sole

Le Kalanchoe resistono molto bene al caldo torrido, mentre soffrono il freddo e sotto i 5 C° possono morire. Per cui sarebbe più indicato tenere le piantine in vaso, così da portarle al riparo in casa, o in una serra riscaldata, con l’arrivo dell’autunno.

kalanchoe daigremontiana mini coltivazione

Sia se tenute fuori, che dentro casa, le Kalanchoe amano il sole e ne hanno bisogno per sviluppare al meglio i loro principi attivi. Quindi cerca di posizionare le piantina in una zona abbastanza assolata. Non amano invece i forti venti, quindi meglio tenerle in zone riparate.

#3 Terreno

Le Kalanchoe temono i marciumi radicali, per cui è da evitare il sottovaso. Il terreno dev’essere abbastanza sciolto, in pratica la terra non deve trattenere troppa acqua. Per ottenere un terreno scelto puoi mescolare nel rapporto 1 a 1 del terriccio universale a della sabbia di fiume (non di mare).

#4 Concimazione

La concimazione non è essenziale e in ogni caso vanno assolutamente evitati concimi chimici. Molto meglio utilizzare fertilizzanti naturali come il macerato di ortica.

#5 Parassiti e Malattie

Le Kalanchoe sono piante abbastanza resistenti e non vengono attaccate da malattie o parassiti.

#6 Potatura

Come per tutte le piante grasse, gli interventi di potatura rivestono carattere di eccezionalità e perseguono solo il fine di rimuovere le parti malate o compromesse, o di prelevare le talee per la riproduzione.

#7 Riproduzione

La Kalanchoe Daigremontiana produce dei piccoli germogli ai lati delle foglie, molto simili a delle piantine in miniatura. Basta staccare delicatamente questi germogli e posizionarli a terra e questi radicheranno nel giro di pochissimi giorni, producendo delle nuove piantine.

Le altre Kalanchoe (Pinnata e Gastonis-bonneri) si riproducono per talea (in questo caso si tratta di staccare una foglia). La talea va lasciata asciugare per qualche giorno prima di essere interrata in un terriccio a base di sabbia che ne favorisce la radicazione.