Proprietà ed Usi delle Kalanchoe

proprietà kalanchoe

Esistono oltre 150 specie di Kalanchoe nel mondo e diverse di queste sono dotate di spiccate proprietà medicamentose, per cui vengono impiegate da secoli per la produzione di preparati ad attività terapeutica.

Ad esempio le foglie di Kalanchoe possono essere utilizzate nella medicina tradizionale per preparare un impasto per lenire il mal di testa, oppure usate fresche in caso di punture d’insetti, contusioni, ustioni, tagli o abrasioni. Il decotto realizzato sempre con le foglie può inoltre essere impiegato per lenire i sintomi delle tosse, del raffreddore e dell’influenza.

Ma non tutte le varietà di Kalanchoe sono uguali. Come detto ne esistono diversi tipi, di cui molti sono ancora sconosciuti, mentre altri sono addirittura tossici.

Tra le varietà di Kalanchoe considerate valide ai fini terapeutici, l’associazione Dulce Revoluciòn annovera le seguenti:

  • Kalanchoe Daigremontiana.
    Questa varietà è caratterizzata dalla presenza di numerosi germogli ai lati delle foglie, che cadendo a terra radicano velocemente, dando vita a una nuova piantina. Viene chiamata in molti nomi: Arantes, Madre di migliaia e Kalanchoe messicana.
  • Kalanchoe Pinnata.
    E’ chiamato anche “pianta di Goethe”, in quanto era tenuta in alta considerazione dal botanico e poeta tedesco Johann Wolfgang Von Goethe. In America Latina la chiamana anche: Erba Strega, Prodigiosa, Foglia d’aria, Sempre Viva e Colombiana.
  • Kalanchoe Gastonis-bonneri.
    Il nome scientifico gli è stato dato dal botanico francese Gaston Bonnier. E’ dotata di foglie più grandi rispetto alle altre specie ed è conosciuta anche come “Orecchie d’Asino” per il particolare aspetto delle foglie.

Uso medico

kalanchoe-daigremontiana
Kalanchoe daigremontiana

Le Kalanchoe sono piante che operano a livello globale all’interno dell’organismo, per cui il loro spettro d’azione è molto ampio. Nella medicina tradizionale, in particolare in America Latina, in Asia e in Africa, le foglie vengono utilizzate sia internamente, che esternamente, per trattare le seguenti malattie e disturbi:

  • Lesioni e relativi danni alle cellule, come il cancro;
  • Ferite profonde e cancrena;
  • Infezioni, ustioni;
  • Reumatismi;
  • Infiammazioni;
  • Ipertensione;
  • Calcoli renali;
  • Diarrea;
  • Malattie della Psiche: schizofrenia, attacchi di panico e paure.

Josep Pàmies, socio fondatore dell’associazione Dulce Revoluciòn, forte di anni di esperienza accumulati nel campo delle erbe officinali, consiglia caldamente il consumo di foglie fresche di Kalanchoe (Daigremontiana, o Pinnata, o Gastonis) per il trattamento di qualsiasi tipo di Cancro.

Nel caso in cui il tumore affligga una parte esterna del corpo (per esempio un tumore della pelle), le foglie potranno essere applicate anche esternamente, oltre che consumate internamente.

Josep Pàmies consiglia anche l’uso della Kalanchoe Daigremontiana per la cura del diabete (in associazione alle foglie di Stevia Rebaudiana).

Infine consiglia il consumo di foglie di Kalanchoe Pinnata per il trattamento delle malattie mentali, come la schizofrenia, la depressione, gli attacchi di panico e l’ansia.

Come si usano le foglie ?

La parte utilizzata sono principalmente le foglie mangiate crude, o utilizzate esternamente.

Uso esterno

Le foglie vanno schiacciate come un impiastro, oppure si possono spremere manualmente o con una centrifuga, fino ad ottenere il succo, che andrà miscelato con dell’olio vegetale da utilizzare poi sul corpo come un unguento. Usato così, la pianta ha proprietà antinfiammatoria, antiemorragica e astringente.

Uso interno

Le foglie si possono mangiare crude da sole, o mescolate in insalata, oppure sotto forma di succo, aggiungendo un po’ di acqua per dare più volume, o allungato con dei succhi di frutta freschi. In alternativa va bene l’anche l’infuso delle foglie.

Dosaggio: per uso interno si possono consumare fino a 30 grammi di foglie fresche al giorno (più o meno la dimensione di una carta di credito).
Per la preparazione dell’infuso si usa la foglia nella quantità di un cucchiaio da minestra per 250 ml d’acqua (una tazza circa). Da assumere tre infusi al giorno a stomaco vuoto, prima di ogni pasto (colazione, pranzo e cena).

Controindicazioni

Non usare durante la gravidanza, perché il consumo di foglie di Kalanchoe può stimolare le contrazioni uterine e quindi favorire l’aborto.

E’ sconsigliato un consumo prolungato. In genere si consiglia di consumare le foglie tutti i giorni, per un mese di seguito, per poi effettuare una pausa di 15 giorni.

Tutte le piante del genere Kalanchoe contengono bufadienolidi, che sono glicosidi cardiaci. Per questo motivo nei pazienti affetti da malattie cardiache, o che in passato ne hanno sofferto, prima dell’uso è caldamente consigliato un consulto medico.

Gli studi clinici condotti sulle piante di Kalanchoe indicano che i suoi componenti possono essere tossici sull’organismo se si supera un dosaggio pari a 5 grammi giornalieri per kg di peso. In una persona che pesa 60 kg il limite sarebbe dunque di 300 g di foglie di Kalanchoe al giorno, un dosaggio che è comunque 10 volte superiore a quello consigliato da Josep Pàmies, ovvero 30 g al giorno.