Affetta da un cancro incurabile alle Ovaie, con metastasi, oggi sta bene grazie alla Kalanchoe.

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Mi chiamo Giuditta Contreras e vivo nella città di Santiago de Cali in Colombia .

Il 2 luglio del 2013 a mia sorella è stato diagnosticato un cancro alle ovaie con metastasi al fegato, appendice e al peritoneo.

kalanchoe pianta
pianta di Kalanchoe daigremontiana
Ha trascorso due settimane in ospedale ed è stata dimessa perché gli specialisti ci dissero che non c’era più nulla da fare.

Ho iniziato a verificare per conto mio se esistesse una soluzione a questa malattia e l’8 luglio ho trovato delle informazioni sulla Kalanchoe.

Quella stessa settimana ho iniziato a cercarla e il giorno 12, sul sito meno sperato, l’ho trovata . Un uomo che vende piante medicinali vicino casa mia l’ha trovato con il nome di Ojaransin (così si chiama qui in Colombia).

Mia sorella ha iniziato ad assumerla il 16 luglio in un infuso e anche applicata come impacco. Alla fine spiegherò i dettagli dei preparativi .

I risultati sono stati immediati.

A causa della malattia mia sorella aveva gonfiori all’addome, alla vagina e alle gambe; il giorno successivo le gambe non erano più gonfie!

Nonostante non fosse una donna di fede, era così tanta la gioia che in lei si risvegliò una fede miracolosa , e come dice Josep Pamies, ciò che si vuole curare si cura.

Da allora ad oggi (30-08-2013) , continua a prendere la Kalanchoe e frequentare i fratelli gregoriani, si sta anche aiutando con l’auto-guarigione, Reiki, si sta dedicando alla lettura di diversi libri sulla sinergia (tra cui quello di Anita Moorjani ” morire per essere ” che le è servito molto) e noi familiari ci riuniamo, ogni sera, alle 21:00 per pregare.

Ai primi di agosto gli hanno effettuato dei nuovi controlli e tutti i valori risultavano essere nella norma.

All’oncologo sembrava strano vedere le buone condizioni del fegato e le disse che era in grado di sopportare un intervento chirurgico per la rimozione del sistema riproduttivo, per eliminare il focolaio (la parte centrale) del cancro .

L’operazione si è svolta il 27 agosto.

L’anestesista le disse che per essere un cancro molto aggressivo, il sistema riproduttivo non aveva perso la sua forma, che tutto era andato bene e ha inviato un campione della patologia per determinare a quale tipo di chemioterapia sottoporla.

Oggi 30 di agosto è stata dimessa ed è ormai a casa.

Ha un aspetto eccellente e molta voglia di continuare a vivere, godersi la vita e suo nipote e mantiene la fede che guarirà al 100%.

Preparazione di un infuso di Kalanchoe:

Si prendono tre foglie piccole divise in vari pezzetti (o in un cucchiaino da dolce ) . Si mette a riscaldare una tazza di acqua e quando sta per bollire si aggiungono i pezzetti delle foglie e si fanno bollire per altri 3 minuti, si abbassa la fiamma e si lascia riposare per 5 minuti.

Mia sorella sta prendendo l’infuso tre volte al giorno , mezz’ora prima di ogni pasto .

Preparazione degl’impacchi di Kalanchoe:

Si prende un gruppo di foglie o la quantità di cui abbiamo bisogno, a seconda delle dimensioni dell’organo o della zona interessata, si schiacciano per bene e si mescolano con mezzo cucchiaino di olio d’oliva. Si applicano sulla parte interessata lasciando che l’impacco faccia effetto per almeno tre ore .

Con l’alternanza di queste due preparazioni di Kalanchoe, in due mesi, ha assunto quotidianamente nove foglioline, quindi ha consumato 540 foglie piccole.

Al momento non ne sta prendendo perché aspetta che la ferita della chirurgia guarisca .

Fino ad oggi non ci sono stati effetti negativi.

Judith C. – Settembre 2013

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Fonte (in Spagnolo): https://dolcarevolucio.cat/language/es/cancer-de-ovarios-con-metastasis-en-higado-apendice-y-peritoneo/